E sono 27…

Due anni dopo, riecco l’Olimpia Milano sul trono cestistico d’Italia!!!!!
 
Ad inizio stagione la compagine milanese era tra le favorite, ma non propriamente la più favorita.
C’era comunque Sassari, campione in carica, che si é sgonfiata nel corso della stagione, c’era Reggio, finalista pure l’anno scorso, e c’era anche Trento; tutte buone squadre, sicuramente più squadra di quanto sia mai stata Milano.
 
Il campionato lo vinci se sei una squadra e se hai dei campioni, gente abituata alle sfide che contano. Milano non ha sempre dimostrato di essere squadra ma molto hanno fatto i singoli dimostrando di saper esserci quando contava di più!
 
Sanders, dopo esser stato fuori i primi 4 mesi della stagione, é stato un fattore determinante, vincendo MVP sia in coppa Italia, che nelle finali bissando il titolo della scorsa stagione; Simon ha vinto titoli in Croazia; Lafayette ha vinto 3 titoli nazionali in 3 nazioni diverse (Lituania, Grecia e Italia) e una coppa Europea col Valencia; Kalnietis ha vinto molto in Lituania e una coppa europea col Lokomitv Kuban; McLean é stato MVP della Bundesliga la scorsa stagione; Macvan ha vinto in Israele, Serbia e Turchia: sono tutti giocatori abituati a vincere e che sanno come non cedere alla pressione.
 
Ho volutamente lasciato da parte il capitano, perché é un argomento delicato.
Ale Gentile ha sicuramente del talento, ma ha 2 problemi:
  • é troppo ondivago ed emotivo, e quando é in giornata no, é in giornata no
  • da capitano, vuole dare il buon esempio e spesso ha cercato di caricarsi la squadra sulle spalle, accentrando un po’ troppo il gioco
Non é stata una stagione facile, con giocatori che sono arrivati stanchi perché hanno giocato l’Europeo e si sono dovuti sobbarcare una tournée negli Stati Uniti a ridosso dell’inizio del campionato, con troppi volti nuovi e nel primo mese é mancata l’amalgama. In Eurolega sono stati più i bassi che gli alti e in Eurocup, nonostante un buon inizio, siamo usciti malamente nel derby con Trento.
La Coppa Italia é stata un buon viatico e la serie di partite vinte in campionato hanno dato consapevolezza della forza, in vista dei playoff.
 
Trento prima e Venezia poi hanno provato a mettere i bastoni tra le ruote, ma quando é contato i giocatori hanno risposto presente!
La finale é storia troppo recente, un facile 2-0, un 2-1 regalato ed un 2-2 arrivato dopo un tentativo di rimonta che per poco non riusciva. Gara 5 ha dato la misura di quanto stava succedendo: se a Reggio togli il tiro da 3 e il contropiede, non va da nessuna parte (vedere il primo quarto), se glieli lasci é capace di risalire dal -21 al -8 in un amen. 
Gara 6 é stata degna di un thriller ad alto budget di Hollywood, non tanto per quanto si é visto in campo a livello di spettacolarità (e su questo elemento ci torneremo) ma per l’intensità. Primo quarto equilibrato con le due squadre che si rispondono colpo su colpo. Secondo e terzo periodo in cui Reggio tenta di dare la spallata per allungare la serie a Gara 7 arrivando anche sul +11, mentre nel quarto Milano rintuzza, si affida a Sanders ed arriva sul +8 a 2 minuti dalla fine. Finita direte voi… assolutamente no: un paio di scelte opinabili permettono a Reggio di tornare sul -3 e solo a meno di 4 secondi dalla fine, col tiro libero del +4, si può finalmente festeggiare!!!!
 
La speranza é che non accada come gli ultimi anni, cioé che la squadra venga completamente rivoluzionata, ma ripartire da alcuni punti fermi, quali Cinciarini, Kalnietis, McLean, Sanders, Macvan e Simon. Cerella é uomo spogliatoio e poi ha dimostrato di saper dare minuti di qualità anche in attacco, oltre che in difesa. Per Gentile, prevedo (anzi, spero) una partenza, dopo che ha fatto quanto per cui ha deciso di restare, vincere il titolo da protagonista (?!?!?!?!!?).
 
Un pensiero anche su Reggio, squadra vera e tosta, fatta di vecchie volpi e di giovani di grande prospettiva, con tanti italiani in campo nei momenti chiave ed un allenatore valido. L’anno prossimo saranno ancora in prima fila.
 
Capitolo Kaukenas: 39 anni e non sentirli. Onestamente, il titolo di MVP lo avrebbe meritato lui. In 5 delle 6 gare di finale é stato tra i migliori 2-3 giocatori di Reggio (solo in gara 2 ha tirato un po’ il fiato); é sempre stato una spina nel fianco della difesa di Milano ed in difesa ha avuto il non semplice compito di reggere il fisico di Alessandro Gentile. Un giocatore che in Italia ha vinto 5 scudetti, 3 coppe Italia, 5 super coppe, 1 EuroChallenge ed é stato MVP delle finali nel 2007, a fine partita piangeva come un bambino… questo vuol dire avere un cuore grande ed una fame che non si vede spesso.
 
Capitolo spettacolarità: il paragone é impietoso, dato che in questo stesso periodo si stanno giocando le NBA Finals (per la cronaca, Cleveland vince Gara 5 e si porta sul 2-3). Sky almeno trasmette la partite in HD e la qualità delle immagini aiuta un pochino, ma il livello visto in campo é nettamente inferiore, anche solo alle Final four di Eurolega.
 
Capitolo altri campionati: Datome vince con il Fenerbahçe il titolo in Turchia e viene premiato MVP, Hackett vince in Grecia con l’Olympiacos, Melli e Trinchieri portano il Bamberg a vincere Supercoppa e campionato, il Cedevita di Pozzecco vince campionato e coppa croati.