Another Life, se ne sentiva la necessità?

Another Life è un uno space drama, incentrato su tematiche abbastanza classiche: il primo contatto extraterrestre e l’esplorazione dello spazio profondo, e lo fa andando a pescare da film più o meno classici e importanti.

Tra le sicure fonti d’ispirazione, c’é Arrival: un artefatto dalla forma di simbolo di infinito tridimensionale arriva sulla Terra e dopo lo schianto, si forma una montagna di cristallo che sembra fungere come una sorta di trasmettitore. Ora passiamo ad Interstellar: la narrazione si divide in tracce parallele: una ambientata sulla Terra, l’altra nello spazio. Nello spazio, la storia segue il personaggio di Katee Sackhoff, Niko Breckinridge, un duro astronauta che comanda l’astronave più avanzata dell’umanità, la Salvare, astronave ultraluce, capace di viaggiare a velocità superiori a quella della luce, mentre viaggia nello spazio profondo per scoprire le origini dell’oggetto schiantato. Sulla Terra, invece, seguiamo invece il marito di Niko, Eric Wallace, un esperto di ricerca extraterrestre, mentre cerca di capire come usare il trasmettitore e si prende cura della loro figlia Jana. Non dimentichiamoci Star Trek in tutte le sue iterazioni, per le esplorazioni dei pianeti, Lost in Space, Alien, Incontri ravvicinati del terzo tipo, quando Eric cerca, con successo ovviamente, di comunicare con l’oggetto alieno usando la musica.

Ogni membro dell’equipaggio, fatti salvi Niko e Sasha, un rappresentante del governo, ha meno di 30 anni (un riferimento a La Fuga di Logan??), presta servizio in un veicolo spaziale che ha eliminato le uniformi e ha incoraggiato l’equipaggio a circolare in pantaloncini attillati, magliette, reggiseni sportivi e altri abiti aderenti (ancora Alien, che ha sdoganato l’uso di abbigliamento succinto femminile sulle astronavi).

La narrazione di Another Life é caotica: a volte sembra che le sottotrame e molte scene siano buttate lì a caso e tenute assieme con lo scotch.

Da vedere? Senza impegno, se si ha voglia di buttare 5 o 6 ore.
Ci sarà una seconda serie? Il cliffhanger finale lo fa presagire, ma onestamente non ci resterei male se non se ne facesse nulla.